Come avviare un’impresa di pulizie: curiosità e consigli

avviare un'impresa di pulizie

Ti incuriosisce l’idea di aprire un’impresa di pulizie? Sicuramente si tratta di un tipo di azienda che è abbastanza semplice da avviare, ma soprattutto non prevede costi elevati. Servirà capire come comportarsi per gestire le operazioni da svolgere in modo da massimizzare poi i vantaggi. Al centro di tale possibilità lavorativa vengono posti l’igiene e la pulizia, che sono doverosi nei luoghi pubblici. In particolare in un periodo come quello che stiamo vivendo! In più permette di spaziare a livello di clientela. Dalle residenze personali agli uffici, dai ristoranti agli impianti sportivi, passando poi per negozi e molto altro ancora. Il servizio offerto è sicuramente richiesto a 360° e sempre più persone preferiscono puntare su professionisti per svolgere queste operazione di pulizia.

Il nostro obiettivo è scoprire insieme che cosa serva per dare inizio a questa azienda, al fine di trovare una formula di successo.

Prima di aprire un’impresa di pulizie scegli il tuo pubblico

Come avviene per ogni tipo di attività, è bene avere le idee chiare fin dal principio anche per questo settore: a chi ti vuoi rivolgere? Chi desidera ridurre le spese iniziali potrebbe orientarsi verso l’apertura di una ditta individuale per lavorare in autonomia. Ma potresti invece avere progetti più ambiziosi e voler offrire un servizio più ampio. Ciò prevede attrezzature e tool specifici per attuare tutti i servizi presentati. Puoi occuparti per esempio di sanificazione o disinfestazione, arrivando fino alla manutenzione di spazi aperti. E’ presto detto che a oggi chi riesce a garantire la sanificazione dei locali riuscirà ad avere un bacino più vasto sul quale lavorare. E’ un servizio molto richiesto e così sarà per i prossimi mesi, se consideriamo le norme di buon comportamento che sono previste per il contenimento del covid-19. Ma arrivare a questa offerta servirà investire di più durante le fasi di apertura, considerando anche l’inserimento di un importante staff o personale con il quale lavorare.

Scegli bene quindi il tuo target, e trova un giro di clienti fisso al quale garantire sempre alta qualità di servizio. Se invece non hai interesse a lavorare in un’azienda con dipendenti, ma vuoi lavorare in autonomia, allora potrai scegliere di rivolgerti a piccole strutture o privati. Quando la portata del lavoro aumenta non potrai però continuare a gestire le operazioni in solitaria, ma sarà importante avvalersi di nuovi collaboratori.

Servono competenze o corsi di formazione?

Non serviranno particolari competenze per reinventarsi titolare di un’impresa di pulizie, e neppure una formazione specifica. Serve un po’ di organizzazione e capacità di gestire un’azienda. Per diventare a tutti gli effetti un’impresa artigianale bisogna:

  1. Aprire la partita Iva e quindi chiedere una consulenza a un commercialista nel rispetto di questo tipo di impresa;
  2. Iscriversi al Registro delle Imprese (o all’Albo degli Artigiani) della propria provincia presso la Camera di Commercio;
  3. Aprire le posizioni posizioni Inps e Inail (eventualmente anche per i dipendenti).

Cambia l’ottica se il tuo obbiettivo si spinge più in alto: chi desidera svolgere servizio di sanificazione o disinfestazione dovrà avere all’interno del proprio team un responsabile competente. Quest’ultimo deve avere il diploma superiore ed eventualmente una laurea legata a un contesto biologico o chimico più l’esperienza diretta nel settore. E’ importante svolgere sempre un’attenta ricerca sul territorio di appartenenza, in cui si vuole operare, per riuscire a valutare i competitor e trovare un modo per differenziarsi a dovere.

Che cosa devi fare per avviare un’impresa di pulizie?

Come detto poco fa servirà una P.iva, quindi un commercialista che ti segua da vicino con gli aspetti fiscali e tributari. Dovrai considerare di sostenere le spese di start up, che però non sono mai troppo elevati, oltre alla registrazione a diversi enti e adempimenti burocratici. E mentre spetterà al commercialista fare il “lavoro sporco” (il gioco di parole era doveroso), tu potrai concentrarsi sulla ricerca clienti. Un sito ben creato ma semplice e una comunicazione efficace mostreranno chi sei e in cosa puoi fare la differenza. Capitolo a parte è quello dedicato all’acquisto di strumenti utili per svolgere il tuo lavoro: macchine e attrezzature non possono mai mancare in un’impresa di pulizie. Parliamo di aspiratori, lavapavimenti, lavavetri e lucidatrici, oltre alla scelta di macchine che aiuteranno a lavorare su strutture più ampie. Se dovrai pulire ambienti grandi, come scuole o palestre, diventa fondamentale avere macchine professionali che velocizzino il lavoro senza però ridurre il livello di qualità della pulizia. E infine mettiamo anche l’acquisto di detersivi e prodotti scelti con un basso impatto ambientale.

Le gare d’appalto: si o no?

Per lavorare con strutture pubbliche è necessario prendere parte alle gare d’appalto, preparandosi in modo preventivo. Va detto però che per gli appalti pubblici bisognerà essere iscritti al Registro delle Imprese da almeno 2 anni. Se non si possiede tanta esperienza è opportuno partecipare solo dopo aver raggiunto qualche anno di buon lavoro nel settore. E’ chiaro che chi lavora con un cliente privato avrà un tipo di libertà diversa, perché potrà proporre la propria tariffa oraria e valutare così il prestigio del servizio richiesto.

Il settore di appartenenza è sicuramente in espansione e presenta minimi rischi e basse spese di avvio e gestione. L’importanza di stabilire verso quale target rivolgersi è utile per capire quali servizi risultano più richiesti nella zona in cui vivi e lavori.