Quando ci si muove nel mondo del marketing si sente spesso parlare di rebranding. Prima di entrare nel vivo dei consigli generali per gestirlo, spieghiamo di cosa si tratta. Quando si parla di rebranding, si inquadra un complesso di azioni di marketing che ha lo scopo di riposizionare un brand, regalandogli, in tempi che possono essere più o meno lunghi, una nuova immagine.
Detto questo, possiamo entrare nel vivo dei consigli pratici da considerare quando ci si chiede come fare rebranding.
Perché partire: l’importanza dell’obiettivo
Nel momento in cui si decide di investire parte delle risorse aziendali in un rebranding, è molto importante capire il motivo per cui ci si muove. Si può fare rebranding per rendere l’immagine dell’azienda più fresca, ma anche per entrare su un nuovo mercato. Ovviamente a seconda dell’obiettivo saranno differente le azioni concretizzate.
Focus sui valori aziendali
Dopo aver definito chiaramente l’obiettivo del rebranding, arriva il momento di analizzare a fondo i valori aziendali, cercando di capire in quali casi è possibile fare dei cambiamenti e in quali, invece, è meglio lasciare tutto uguale in modo da non destabilizzare il target.
Gli aspetti pratici
Una volta archiviati gli step teorici, è opportuno concentrarsi su quelli pratici. In questa fase del rebranding, se la situazione lo richiede è possibile modificare anche i gadget aziendali donati durante gli eventi o ai clienti che si recano presso la sede per una riunione o un brief. Agire a livello pratico in questo caso può voler dire implementare la qualità degli oggetti o rivolgersi a fornitori che li producono in ottica particolarmente sostenibile.
Tra gli altri passi da compiere quando si parla del lato pratico del rebranding rientrano i cambiamenti riguardanti il logo, uno dei principali strumenti che l’azienda utilizza per comunicare la sua identità.
Attenzione: non è per forza necessario stravolgerlo. Basta anche cambiare un piccolo dettaglio. Quello che conta è che sia tutto coerente con la nuova strategia aziendale. Un doveroso cenno deve essere dedicato anche al sito. Cosa dire in merito? Che nell’ambito di un rebranding si può lavorare sul design, ma anche sul tono di voce dei testi.
La richieste di feedback
Non c’è che dire: gli aspetti pratici da considerare nel momento in cui si mette in atto un rebranding aziendale sono diversi. Oltre a quelli appena elencati, è il caso di citare anche tutto quello che riguarda la richiesta di feedback. In questa fase, è opportuno coinvolgere sia i clienti, sia il personale aziendale e fare domande sia in merito al logo, sia per quanto riguarda il naming.
In questo frangente,entrano in gioco i social, tramite i quali è possibile dare vita a dei sondaggi relativi a diversi aspetti del rebranding.
Come raccontare un rebranding
Raccontare un rebranding aziendale può rivelarsi un’operazione forse più difficile della messa in atto del rebranding stesso. Farlo, però, è molto importante. Nel momento in cui si procede, è necessario tenere conto di diversi consigli. Quali, di preciso?
Innanzitutto, bisogna considerare i tempi. Come già accennato, non è detto che il rebranding sia immediato. Alla luce di ciò, può rivelarsi necessario andare avanti nel tempo con una narrazione finalizzata a raccontarne i dettagli.
A seconda delle caratteristiche dell’azienda, è poi opportuno tenere in conto dei mezzi a disposizione e, chiaramente, stanziare i budget in maniera mirata. Questo può voler dire organizzare, sia a livello di costi sia per quanto riguarda gli aspetti strategici, una campagna di video per raccontare, per esempio, quello che c’è dietro al cambiamento di un logo.
Come in tanti altri casi nel mondo della comunicazione, non esistono indicazioni stringenti. Tutto, infatti, dipende dalle tipologia di azienda e dagli aspetti che sono stati interessati dal rebranding.
Errori da evitare
Concludiamo rammentando che, quando si parla di rebranding, esistono diversi errori da evitare, il principale dei quali è associare questa definizione ai soli cambiamenti del logo (in questa situazione, bisogna parlare di redesign).