Non solo sanitari: i professionisti che lavorano nella sanità

management sanitario

All’interno di una struttura sanitaria lavorano una moltitudine di persone che esulano dal personale strettamente sanitario, vale a dire medici, paramedici ed infermieri. Tutta l’attenzione è spesso rivolta a loro per ovvie ragioni ma la sopravvivenza di un ospedale e la capacità di farlo funzionare al meglio dipende anche dai membri del personale amministrativo e da quelli che rientrano all’interno del personale definito operaio, pur in ambito sanitario.

Partendo dall’ambito amministrativo, all’interno di un istituto sanitario dovrebbero necessariamente essere presenti dei ragionieri il cui compito è il rispetto del budget che viene assegnato alla struttura. Si occupano, inoltre, delle buste paga e dunque delle retribuzioni di tutti i dipendenti dell’ospedale in questione. Gli amministratori, invece, compiono un passaggio ulteriore a proposito dei fondi stanziati. Sono coloro che si occupano della suddivisione tra i reparti e che ciascuno di questi sia adeguatamente rifornito. Infine, una figura altrettanto cruciale è quella del Bachelor of International Relations, colui o colei che si occupa delle relazioni industriali, vale a dire della gestione del rapporto con i sindacati e l’assunzione o il licenziamento dei dipendenti.

All’interno invece di quello che è il personale operaio, si possono ritrovare un numero di figure più ampie. Primi tra tutti gli autisti, vale a dire coloro che in prima persona si occupano della guida del mezzo di soccorso. Inoltre, contribuiscono al mantenimento di una struttura ospedaliera anche coloro che si occupano della pulizia: ciò riguarda non solo i reparti con le camere dei pazienti ma anche le sale operatorie ed i laboratori. Rientrano all’interno degli elementi considerati fondamentali per il mantenimento di un ospedale anche chef, cuochi e cameriere o camerieri, che si occupano della realizzazione dei pasti tanto dei pazienti quanto del personale che lavora all’interno della struttura. Infine, sempre più cruciali sono i tecnici informatici, soprattutto all’interno di strutture in cui la gestione delle cartelle sanitarie e la prenotazione delle sale operatorie è sempre più spesso affidata al mezzo informatico, con la conseguenza che attacchi hacker in queste strutture causano danni tangibili tanto ai pazienti quanto ai lavoratori, costretti a riprogrammare tutto.

Ad una pluralità di possibilità lavorativa fa da specchio, a livello accademico, la vastità dell’offerta formativa. Le università, tanto quelle tradizionali quanto quelle online come Unicusano, sono ricche di percorsi che formano alti dirigenti nel mondo della sanità. Un esempio efficace è quello di master, disponibili sia in università tradizionali che telematiche. Lo studio del management sanitario prevede corsi su molteplici aspetti che riguardano la formazione e la gestione del personale, oltre che delle risorse disponibili all’interno di una struttura. Un professionista che vanta un master in Management Sanitario, perciò, risponde ad una serie di requisiti: è in grado di gestire le risorse umane ed è un ottimo conoscitore dei processi manageriali all’interno dell’ambito sanitario. Non vanno trascurati, inoltre, aspetti come il rispetto (oltre che la mera conoscenza) delle norme di sicurezza e della tutela della privacy.

Per quanto riguarda invece la formazione dei tecnici informatici, solitamente il percorso canonico è composto da una laurea triennale in Informatica a cui possono essere aggiunte determinate specializzazioni, tanto sotto forma di master quanto sotto forma di laurea magistrale. Tra i possibili ambiti in cui fare aggiornamenti vi è senza dubbio quello della sicurezza informatica, soprattutto in relazione ai cyber attacchi.