Lighting designer: cosa fa e come diveltarlo? Qual è il percorso di studi per essere lighting designer? Vediamo insieme quali sono i requisiti da avere, gli studi da affrontare e le skiils da acquisire per diventare un buon professionista della luce.
Architetti, ingegneri ed esperti del design, da diverso tempo offrono ai loro clienti anche questo tipo di assistenza, qualificandosi come professionisti della luce o lighting designer. Io lo definirei il direttore d’orchestra delle luci, nel vero senso della parola.
Cosa è il lighting design
Il lighting design, termine inglese che sta per progettazione illuminotecnica, è il processo creativo e di progettazione attraverso cui si da vita ad un sistema di illuminazione.
I diversi sistemi di illuminazione, a seconda degli spazi a disposizione e delle diverse necessità, potrà utilizzare sia l’illuminazione artificiale, sia la luce naturale, sia una perfetta sinergia tra le due fonti (ossia artificiale e naturale insieme).
Il settore dell’illuminotecnica negli ultimi anni sta conoscendo una forte crescita e sta influenzando e modificando il mondo stesso del design.
Il lighting designer è dunque un professionista che si occupa di illuminazione. Una professione che unisce tecnica a creatività e che può dare quindi tantissime soddisfazioni. Un vero esperto che deve essere in grado di unire sapientemente la parte tecnologica alla sfera emozionale. La luce svolge un ruolo da protagonista nella progettazione di qualsiasi spazio, sia esso un teatro, un’azienda, un’abitazione privata o un qualsiasi evento in cui la luce non si deve solamente limitare ad illuminare, ma deve anche emozionare.
Cosa fa il lighting deigner?
Utilizzando software specifici sempre più evoluti, è in grado di progettare e fare interagire fra di loro tutte le luci creando un ambiente confortevole ed armonico. Ogni singolo spazio verrà pensato ed ideato calcolando la giusta intensità luminosa, il colore stesso della luce ed anche la direzione e l’ampiezza del fascio luminoso.
Inizialmente questa professione trovava ampio spazio in ambiente teatrale ma negli ultimi anni il lighting designer si occupa sempre più spesso anche di illuminazione per il settore residenziale o aziendale.
Grazie alle sue specifiche competenze riuscirà a dar vita alla propria visione realizzando un tema luminoso che sarà in grado di enfatizzare l’architettura della tua casa o, perché no, valorizzare il tuo impianto di luci tramutandolo in un vero e proprio strumento di business.
Il lighting designer è dunque un professionista in grado di comprendere a pieno l’influenza che la luce avrà nel nostro vivere lo spazio.
Lighting designer o tecnico delle luci?
Parlando di una professione così innovativa e relativamente recente è facile fare un po’ di confusione. Solitamente il lighting designer viene confuso con il tecnico luci, ma si tratta di due professionisti molto diversi tra loro.
Per semplificare, e meglio capire, possiamo dire che il tecnico luci svolge un lavoro legato più alla tecnica che alla creatività. Si occupa, infatti, di posizionare le luci depositare i cavi necessari a farle funzionare nella fase di installazione di un impianto.
Il lighting designer, invece, da molto più valore alla sua forte componente artistica. Dovrà saper amalgamare le sue conoscenze (sull’illuminotecnica, l’elettronica e l’illuminazione,) con un suo peculiare gusto e senso estetico del designer.
Si potrebbe dire che il lighting designer è colui che da vita al progetto dell’illuminazione tenendo conto di tutte le esigenze progettuali per armonizzare e valorizzare gli spazi sfruttando le luci. Sarà poi il tecnico luci ad intervenire in una seconda fase per mettere in atto la realizzazione in concreto del progetto.
Come diventare Lighting designer
Il lighting design è quel processo creativo che si concretizza con l’ideazione e la progettazione di sistemi di illuminazione, per valorizzare e migliorare un progetto, sia esso abitativo o aziendale.
Il light designer è dunque quel professionista che è in grado progettare e sfruttare la luce in modo da trarne il meglio in termini di efficienza, risparmio energetico ed estetica. Riesce a fare interagire la luce con lo spazio creando armonia e ponendo l’accento sui giusti particolari.
Ma come si diventa un buon lighting designer?
Innanzitutto bisogna avere una grande passione per quest’arte. Come tutte le professioni, però, richiede una formazione specifica, che dovrà comprendere:
- Lo studio della luce applicata all’architettura
- Studio del lighting design, sia teorico che tecnico
- Approfondimento sulla luce: con particolare riferimento alla sua propagazione ed alle tecniche di misurazione
- Le grandezze fotometriche: hanno in associazione l’unità di misura definita nel Sistema Internazionale di unità di misura (SI) e il simbolo identificativo:
- flusso luminoso (simbolo: F) Definisce la quantità di energia luminosa emessa nell’unità di tempo.
- intensità luminosa (simbolo:I) Indica la quantità di flusso luminoso per unità di angolo solido in una determinata direzione.
- luminanza (simbolo: L) Data dal rapporto tra l’intensità luminosa fornita da una qualsiasi corpo che emette luce nella direzione assegnata e l’area entro cui è compresa l’emissione
- illuminamento (simbolo: E) La sua unità di misura è il lux ed equivale al flusso di un lumen ricevuto da una superficie dell’estensione di un metro quadrato.
- Elementi di ottica
- Approfondimento teorico sul colore; studio delle nuove tecnologie LED e costante aggiornamento sui materiali innovativi
- Laboratorio tecnico di progettazione illuminotecnica
- Software CAD specificatamente dedicati all’illuminazione. Si tratta di programmi in grado di dare un esempio molto vicino alla realtà della luminosità, delle ombre e delle sfumature. Sono inoltre perfetti per garantire la resa dei colori.
Light designer: le skills da acquisire
Indipendentemente dal percorso di studi scelto, la professione del light designer deve avere solide basi per poter risponde a precise esigenze utilitaristiche ed estetiche. Il lighting designer dovrà infatti mettere il proprio gusto estetico e la propria creatività al servizio di concrete esigenze di fattibilità tecnica, di vincoli strutturali e delle normative in vigore.
Il desiderio di ottenere un particolare effetto estetico – stilistico dovrà armonizzarsi con la necessità di ottenere un effetto finale funzionale e gradevole.
Si tratta di una professione complessa che lotta costantemente per trovare il perfetto equilibrio tra elementi contrastanti come luce e ombra, tecnica e creatività, innovazione e ricerca. Una professione in grado di dare davvero tantissime soddisfazioni personali e molte opportunità lavorative.