Una carica elettrostatica è un accumulo di cariche elettriche sulla superficie di un materiale non conduttivo. L’unità di misura della carica elettrica è il Coulomb, dal nome del fisico francese Charles Augustin de Coulomb che scoprì la legge fondamentale dell’elettrostatica (Legge di Coulomb).
Può sembrare un fenomeno che coinvolge da vicino solo fisici o tecnici specialistici ma, in realtà, riguarda molte persone che lavorano in ambiti diversi tra loro.
L’accumulo di elettricità statica è infatti un problema con cui si devono confrontare molte aziende. Oltre a causare fastidiose e pericolose scariche elettriche agli operatori, possono generare difetti di lavorazione e rallentamento della produzione.
Si tratta dunque di un fenomeno ben preciso che può rallentare la produzione industriale di moltissime aziende; ecco perché è importante saper affrontare il problema in modo competente rivolgendosi a specialisti del settore come a barreantistatiche.it in grado non solo di applicare le barre antistatiche o ionizzanti più performanti, ma anche di sfruttare l’energia statica per ottimizzare i processi produttivi.
L’accumulo di cariche elettrostatiche
La formazione di cariche elettrostatiche è un fenomeno che si produce quando materiali isolanti, elettricamente neutri in condizioni normali, vengono sollecitati e si polarizzano. L’elettrizzazione di un corpo si può ottenere con tre metodi differenti:
- per strofinio;
- per contatto;
- per induzione.
Cariche elettrostatiche: come rallentano la produzione aziendale
Quando trattiamo il problema delle cariche elettriche è fondamentale tener conto delle diverse proprietà dei materiali. Non si comportano tutti allo stesso modo ma si dividono in:
- conduttori: i metalli, l’acqua non deionizzata ed anche il corpo umano sono detti conduttori perché si lascino attraversare dalle scariche elettriche.
- isolanti
Ma quali sono i potenziali effetti negativi delle cariche elettrostatiche in ambito aziendale?
Le cariche elettrostatiche sono la causa di moltissimi inconvenienti, vediamo insieme i principali:
- Attrazione della polvere e corpi estranei. Durante la lavorazione il materiale si attacca alle parti della macchina a causa delle cariche elettrostatiche. Questo obbliga l’azienda a sospendere la produzione per sistemare il prodotto causando ritardi che si traducono, inevitabilmente, in perdita di guadagni.
- Problemi di sicurezza Ci sono casi in cui le cariche elettrostatiche non si limitano ad essere un fastidioso problema, ma diventano addirittura pericolose. Possono infatti innescare delle scariche potenzialmente dannose per le apparecchiature elettriche ed elettroniche. È facile intuire come possano anche scatenare incendi, esplosioni o ferire personale.
- Rallentamento della produzione. Chi lavora in un’azienda che produce materiali sa quanto anche un piccolo intoppo possa tradursi in una considerevole perdita di tempo e guadagni. Le cariche elettrostatiche, se non controllate, possono causare diversi problemi. Provate a pensarci: fogli per il packaging che si attaccano fra loro entrando in macchina a gruppi e causando inceppamenti, materiale di scarto che resta attaccato alle macchine, plastica che diventa ingestibile…
- Scarti di produzione: quando le scariche elettrostatiche creano intoppi nella catena di produzione inevitabilmente gran parte del materiale che si sta lavorando può subire danneggiamenti e deve inevitabilmente essere scartato.
- Scarsa precisione nella pesata: saper gestire le cariche elettrostatiche è fondamentale per ottenere risultati di pesata estremamente precisi. È dunque importante mettere in atto azioni preventive per ridurre o eliminare l’accumulo di cariche elettrostatiche in campioni o contenitori di pesata in modo da riuscire ad evitare errori, instabilità o risultati lenti.
- Scossa agli operatori: Ogni buon dirigente sa che mettere i propri operai nella condizione di lavorare in tutta sicurezza e comfort è fondamentale. Oltre che una questione di etica del lavoro è anche una priorità stabilita dalla legge. Le recenti norme in materia di sicurezza sul lavoro hanno finalmente iniziato ad occuparsi anche del problema delle scosse dovute alle cariche elettrostatiche. D’altronde la scossa presa da un operaio, pur non arrivando ad essere pericolosa, può comunque essere fastidiosa perché può arrivare anche a 200kV! Pensate che quella avvertita scendendo dall’auto è di circa 15 kV).